Ogni anno, migliaia di persone – ecco, proprio così – scelgono di avventurarsi nel cuore delle Alpi per osservare un lago che sembra mutare come per magia sotto gli occhi di chi lo guarda. Si tratta del Lago di Braies, posto a quasi 1.500 metri di quota, noto per la purezza delle sue acque e per quell’effetto unico creato dal riflesso delle montagne dolomitiche sulla sua superficie. In base alla stagione, il colore cambia: dal verde intenso dell’estate alla distesa bianca che lo ricopre in inverno. Le cime attorno, fra cui spicca la Croda del Becco, si specchiano nel lago – e sono proprio questi scorci a finire spesso sui social, o in produzioni che parlano di natura alpina. Chi vive in città lo nota ogni giorno: non è una semplice cartolina, ma un ecosistema delicato, dove l’acqua, che quasi mai supera i 14° C, impedisce di fare il bagno ma aiuta la biodiversità locale a sopravvivere.
Come il lago racconta la montagna e le sue leggende
Il punto è questo: il Lago di Braies non è soltanto un bel paesaggio, ma anche una porta verso la cultura e la storia di queste Alpi. Nel parco naturale Fanes-Senes-Braies, che lo racchiude, si trovano molti sentieri ben indicati, adatti sia a chi vuole passeggiare con calma sia a escursionisti più esperti. Un giro classico intorno al lago porta via circa un’ora e mezza; altri percorsi si spingono fino al Rifugio Biella, ai piedi della Croda del Becco, che sale fino a 2.810 metri. Durante l’estate, si può anche affittare una barca, per godersi il lago da un punto di vista più raccolto. E poi c’è un lato meno noto: la leggenda del regno sotterraneo del Fanes, una storia della tradizione ladina che aggiunge un tocco di mistero e fascino all’esperienza. In inverno, poi, il lago ghiacciato diventa una distesa perfetta per chi ama muoversi con le ciaspole o semplicemente standosene in silenzio tra la neve – insomma, un angolo dove natura e pace si intrecciano in modo davvero speciale.

Accesso e organizzazione per visitare il lago
Chi ha in mente di vedere il Lago di Braies deve ragionare bene sull’organizzazione, soprattutto nei periodi con tanti turisti. Il lago è aperto tutto l’anno, anche se i parcheggi sono pochi e richiedono prenotazione anticipata. Il motivo è semplice: evitare che l’ambiente si rovini e contenere il traffico nella valle. Chi preferisce spostarsi senza inquinare può scegliere gli autobus, partendo da Dobbiaco o Villabassa e arrivando direttamente in zona lago. Dalle parti del lago, poi, ci sono parecchi percorsi ciclabili, molto amati da chi predilige un turismo più verde. Tra metà luglio e metà settembre, tra le 9.30 e le 16, vige il blocco per i veicoli privati che non siano mezzi pubblici, bici o autorizzati con un permesso speciale. Questo permesso, che comprende parcheggio e anche un voucher per i negozi locali, va prenotato online per tempo. Un dettaglio non da poco, dato che così si protegge il territorio e si accolgono visitatori da tutta Italia e dall’Europa, mantenendo intatto il paesaggio intorno al Lago di Braies.