Trucco per ridurre i consumi dello scaldabagno garantendo calore costante in casa

Gestire i consumi degli scaldabagni elettrici rappresenta, diciamo, una vera sfida per molte famiglie italiane. Spesso accade soprattutto se i contratti di fornitura non prevedono fasce orarie differenziate. In tante case il riscaldamento dell’acqua avviene in modo continuo o automatico, spesso programmato durante le ore notturne per approfittare di tariffe più convenienti. Ma l’uso poco consapevole dell’apparecchio, ovvero lasciarlo acceso anche quando non serve, resta un problema frequente. Così si generano sprechi e la bolletta elettrica ne risente. Chi vive nelle grandi città, ecco, lo sa bene: il costo dell’elettricità è un problema che pesa parecchio sulla gestione quotidiana.

Controllare i cicli di funzionamento dello scaldabagno? Necessario. Altrimenti si rischia solo di sprecare energia. Qui entra in gioco il programmatore per scaldabagno, una soluzione pratica che aiuta a ottimizzare l’accensione e lo spegnimento. Con questo dispositivo si può impostare un calendario personalizzato che spegne automaticamente l’apparecchio quando l’acqua non ha bisogno di riscaldarsi. Così si limita lo spreco energetico e si tagliano i costi, un dettaglio non da poco.

Chi passa molte ore fuori casa o ha periodi di assenza prolungati trova il programmatore particolarmente comodo. Impedisce che lo scaldabagno consumi energia inutilmente riscaldando senza motivo. Nelle case italiane, con diverse necessità e abitudini – spesso stagionali –, questo strumento si adatta facilmente ai ritmi di vita normali, pure quando i contratti elettrici hanno tariffe diverse. Una soluzione equilibrata, insomma.

Trucco per ridurre i consumi dello scaldabagno garantendo calore costante in casa
Trucco per ridurre i consumi dello scaldabagno garantendo calore costante in casa – casamagaldi.it

Il vantaggio del programmatore per scaldabagno nella gestione quotidiana

Il vantaggio del programmatore per scaldabagno va oltre la semplice comodità di scegliere orari di accensione e spegnimento. Programmandolo con precisione, si può incidere direttamente sui consumi, evitando così di riscaldare nei momenti inutili, come quando in casa nessuno c’è o durante le ore in cui l’energia costa di più. Basta poco per fare la differenza.

Se il contratto prevede tariffe variabili in base alle fasce orarie, ecco il trucco: il programmatore fa sfruttare le tariffe notturne più economiche. Spesso, specialmente nelle grandi città come Milano o Roma, il costo della corrente cambia molto durante la giornata, e questo ha un bel peso sulla bolletta. Eppure, poca gente ci fa caso, anche se si tratta di risparmi reali.

Un altro aspetto da non sottovalutare: limitare i cicli di riscaldamento per aumentare la durata dello scaldabagno. Meno accensioni vuol dire meno usura interna e meno interventi di manutenzione nel tempo. Così il programmatore diventa più che una spesa, un investimento – parola di chi lavora nel settore. Non a caso, in inverno, quando gli sprechi aumentano durante le ore di punta, i tecnici lo raccomandano caldamente.

Come scegliere e installare un programmatore per il tuo scaldabagno

Prima di montare un programmatore per scaldabagno, è bene fare un controllo sull’impianto elettrico di casa. Molti scaldabagni sono collegati direttamente al quadro elettrico, e questo facilita il collegamento, sì, ma serve sempre un tecnico esperto per evitare problemi come cortocircuiti o malfunzionamenti – sicurezza prima di tutto. Insomma, non è roba da fai-da-te.

La scelta del programmatore? Va fatta considerando la potenza dello scaldabagno e le abitudini di chi lo usa: a che ora si può risparmiare di più? Dopo l’installazione, regolare i tempi di accensione e spegnimento è facile, e così si adatta il dispositivo alla routine quotidiana e alla tariffa energetica sottoscritta.

Oltre all’installazione, però, si può agire anche in altri modi per tagliare i consumi. Usa una temperatura tra i 55 e i 60 gradi: ideale per evitare eccessi e anche la formazione di calcare, che nelle zone con acqua dura, tipo il Nord Italia, diventa un bel problema. Tenere lo scaldabagno pulito e fare manutenzione regolare aiuta a mantenere il rendimento alto e dura più a lungo.

Non dimenticare l’isolamento termico delle tubature, specialmente in locali non riscaldati: riduce le perdite di calore, e questo sì che fa differenza. Poi, soffioni doccia a basso flusso e riduttori di portata aiutano a contenere il consumo di acqua calda, senza rinunciare al comfort. Mettendo insieme questi accorgimenti con un programmatore, si possono raggiungere risparmi energetici anche tra il 25% e il 30%. Un bel traguardo, che pesa meno sulla bolletta e aiuta a usare l’energia in modo più consapevole e sostenibile.